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Quartermaster VS. Il ghiaccio

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Ivalo, Finlandia

Banco di prova

Lapponia. Una regione nota per l’aurora boreale, le renne e le infinite foreste di pini. Per il terreno ricoperto da ghiaccio e neve. E per le temperature sotto zero. Il luogo ideale per mettere alla prova il nostro nuovo Double Cab Pick-Up Quartermaster. Come si sono comportati l’interasse maggiorato, il telaio più lungo e il diverso abitacolo in queste condizioni estreme? Il nostro team di ingegneri ha trascorso 14 giorni a scoprirlo grazie a un collaudo esaustivo del mezzo.

TEST SU STRADA

Per prima cosa abbiamo dovuto raggiungere il terreno di prova. Percorrendo il tragitto che porta da Graz in Austria a Ivalo in Finlandia. Ed è stata l’occasione perfetta per valutare le prestazioni su strada del nostro pick-up sviluppato per il fuoristrada. Comfort degli occupanti. Sterzo. Rumorosità. Tutto è stato testato, valutato e ottimizzato.

 

PARTENZA A FREDDO

Neve. Basse temperature. Vento forte. Come se non bastasse, abbiamo sottoposto il Quartermaster a temperature di -35°C utilizzando camere climatiche durante la notte. Al sorgere del sole si è avviato senza il minimo problema. Abbiamo verificato tutto. Che tutte le parti mobili potessero effettivamente muoversi. Che ogni funzione... funzionasse. Ed è stato un ottimo test anche per il sistema di riscaldamento e climatizzazione dell’abitacolo.

 

LAPPONIA DRIFTING

Com’è la maneggevolezza del Quartermaster rispetto al modello Station Wagon? Abbiamo testato le calibrazioni apportate al sistema ESC (Electronic Stability Control). Abbiamo esaminato in che modo l’interasse più lungo influiva sulla maneggevolezza nelle condizioni più estreme. Il Quartermaster ha superato ogni prova con il massimo dei voti. Senza compromessi per quanto riguarda aderenza, trazione e controllo. Ci ha persino concesso qualche attimo di divertimento e drifting sul ghiaccio. Impressionante, date le sue dimensioni.

 

DALLA NEVE A GRAZ

Abbiamo utilizzato tre prototipi, due a benzina e uno diesel. Li abbiamo guidati e messi a dura prova per 1.000 km su ghiaccio e neve. Le nostre aspettative erano ambiziose e sono state tutte soddisfatte. Abbiamo anche preso nota di alcune aree di miglioramento. Così in Austria sarebbero state apportate le ultime regolazioni. E il Quartermaster sarebbe stato pronto per i clienti di tutto il mondo.

Il verdetto? Ha superato ogni prova con il massimo dei voti. Guardalo in azione nel video.

120 - 600m

Altitudine di

4.500 km

per veicolo

14

giorni di collaudo

-35°C

Temperature sotto zero fino a
Quartermaster VS. Il ghiaccio

FOCUS DEL TEST

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Test delle funzionalità per i clienti
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Valutazione acustica
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Misurazione del comfort termico
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Il Grenadier è pronto a lavorare al tuo fianco. Sempre. Lo sottoponiamo a rigidi collaudi per assicurarci che superi gli standard richiesti dal settore e le aspettative quotidiane.

Da febbraio 2021 il nostro programma di collaudo e sviluppo dei prototipi del Grenadier ha attraversato 15 Paesi in tutto il mondo, sui terreni più impegnativi e nelle condizioni climatiche più estreme. E nel frattempo il nostro team di ingegneri ha continuato ad analizzare e ricalibrare ogni componente e ogni funzione del veicolo.

Scopri tutti i dettagli del programma dalla viva voce dei nostri ingegneri mentre proseguiamo il test e lo sviluppo con 130 veicoli che percorreranno in totale 1,8 milioni di chilometri. Il programma si è svolto in cinque località e ambienti diversi: Svezia, Austria, Granada, Kosovo e Marocco.

Grenadier VS. USA Stills
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Grenadier vs. Le Montagne Rocciose verso il Pacifico

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Stati Uniti

Touchdown

Europa. Australia. Sudafrica. I nostri prototipi 2B hanno macinato chilometri su chilometri. E la nostra serie “vs.” li ha seguiti in Svezia, Austria, Marocco, Spagna e Kosovo. Ora ci accingiamo a concludere la serie con quasi 6.500 km di collaudo nei territori leggendari del Nordamerica. E con una buona ragione. Sappiamo quali sfide devono affrontare i fuoristrada negli Stati Uniti. Per questo motivo abbiamo deciso di sottoporre il Grenadier a un test specifico e scoprire se è in grado di superarle tutte.

Novità in vista

I primi prototipi erano minimalisti e funzionali. Hanno confermato la nostra scelta di un telaio a longheroni a sezione scatolata con assali rigidi. Ci hanno aiutato a perfezionare le prestazioni del motore e del sistema di trazione integrale permanente. E ci hanno permesso di capire come operavano insieme tutti questi componenti.


Ora che stiamo per aprire gli ordini ci accingiamo a condurre i collaudi finali dell’ultima fase di prototipi, chiamati Production Try Outs (PTO). Si tratta di una nuova generazione di Grenadier con tutto ciò che abbiamo imparato e implementato negli ultimi cinque anni. Man mano che il percorso verso la produzione dei veicoli per i nostri clienti prosegue, il vasto e spietato territorio delle Montagne Rocciose ci ha permesso di metterci ancora una volta alla prova e apportare i tocchi finali.

Nessuna montagna è troppo alta

I nostri primi prototipi ci hanno permesso di collaudare le capacità del gruppo propulsore sulle montagne della Sierra Nevada, in Spagna. I nuovi prototipi PTO sono stati sottoposti a intense sessioni in camere climatiche. Ma nessuna simulazione regge il confronto con la vita vera. Per questa ragione siamo partiti alla volta del Colorado per testare i prototipi ad alta quota. Su sentieri di roccia e polvere. Lungo salite interminabili e tortuose. Su vasti altopiani e di nuovo giù in discesa. Per non parlare delle condizioni climatiche repentinamente mutevoli. Gli improvvisi nubifragi sul Monte Evans hanno messo a dura prova le funzioni di riscaldamento e sbrinamento. Gli occupanti sono rimasti al caldo e i cristalli non si sono appannati, per una visuale nitida sulla strada ancora da percorrere. 

Sulla neve, ad altitudini sopra i 4.000 metri, l’aria rarefatta ha lasciato senza fiato tutto l’equipaggio. Ma il Grenadier ha proseguito senza alcun problema, mantenendo costanti e affidabili le prestazioni del motore e la funzionalità delle prese d’aria. Ha superato la sfida più dura. 

Guarda con i tuoi occhi.

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Grenadier VS. La sfida da superare

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Kosovo

IN AIUTO DELLE ATTIVITÀ UMANITARIE.

I campi minati in Kosovo. Terreni impervi dove il nostro partner ufficiale per lo sviluppo The HALO Trust svolge una missione difficile e pericolosa. Bonificare i campi minati e altri ordigni inesplosi, tristi ricordi di conflitti e guerre che hanno martoriato il Paese. Non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di essere al fianco della squadra. E così è nato il quinto episodio della nostra serie sul programma di collaudo. Un prototipo del Grenadier ha affiancato l’organizzazione per scoprire esattamente cosa si aspetta HALO dalla sua flotta. E capire quali conclusioni condividere con il team di ingegneri per ottimizzare il veicolo a vantaggio tanto dell’organizzazione, quanto dei futuri clienti.

DALLA GUERRA ALLA SPERANZA

Al termine del conflitto in Kosovo, nel 1999, numerose bombe a grappolo e mine inesplose furono abbandonate in diversi territori del Paesi, incluse molte aree remote e inaccessibili. Luoghi che HALO continua ancora oggi a bonificare. HALO ha iniziato a lavorare in Kosovo subito dopo la fine degli scontri armati e finora ha bonificato oltre 10 km2 di campi minati. È stato interessante coinvolgere un prototipo del Grenadier nella missione.

Insieme abbiamo raggiunto 4.500 metri di dislivello totale tra rocce, fango e sassi smossi.

AL LAVORO

Nell’ambito del programma il prototipo del Grenadier ha percorso 200 km in tre giorni, trasportando esperti e attrezzature per lo sminamento lungo il confine montuoso tra l’Albania e il Kosovo. Un terreno di prova eccellente per testare la capacità del nostro 4X4 in ogni condizione climatica. E su fondi di ogni genere, dalla dura roccia ai sassi smossi, dal bagnato al fango, dai solchi più profondi al fuoristrada più estremo. Bonificare questa vasta area richiede numerose attrezzature e veicoli con una grande capacità di carico. I portelloni posteriori frazionati 30/70 e larghi 1,25 metri hanno contribuito a velocizzare le operazioni di carico e scarico dei materiali. Mentre la praticità del vano di carico da oltre 1.000 litri dietro la seconda fila di sedili si è dimostrata più che preziosa.

L’ESSENZIALE PER LE EMERGENZE

Per la flotta di The HALO Trust robustezza, capacità e affidabilità possono fare la differenza tra la vita e la morte. In caso di emergenza i veicoli di HALO devono fungere anche da ambulanze. Ed è in questi casi che vengono in soccorso le sospensioni a molloni elicoidali, il cambio con le ridotte, la potenza e la coppia del Grenadier. Il trasporto di feriti deve essere rapido, confortevole e il più sicuro possibile. Il nostro prototipo ha dimostrato di poter passare senza il minimo sforzo dai sentieri rurali accidentati alle strade asfaltate.

MANUTENZIONE MINIMA

HALO svolge missioni in tutto il mondo. Ciò significa a volte un accesso limitato a servizi di assistenza e manutenzione. Per questa ragione i veicoli scelti dall’organizzazione non devono solo essere robusti ma anche facili da riparare sul campo. Il feedback ottenuto in Kosovo ha confermato la nostra decisione di ridurre al minimo le centraline elettroniche, in favore di un design analogico e meccanico laddove possibile. Ciò assicura da un lato una grande affidabilità del mezzo e dall’altro una maggiore familiarità per i tecnici che si occuperanno del veicolo in officina. Grazie al nostro completo e intuitivo manuale d’officina e ai componenti facilmente accessibili, HALO può affidarsi a meccanici locali senza conoscenze o esperienze precedenti con il Grenadier e contare su una flotta sempre perfettamente efficiente e operativa.

L’obiettivo è la massima semplicità. Ridurre al minimo i tempi di fermo macchina permette di avere sempre un Grenadier pronto a lavorare al nostro fianco.

PRONTO PER LA MISSIONE

Traendo il massimo dalla nostra esperienza in Kosovo, questo collaudo finale del veicolo 2B ha consolidato la nostra comprensione delle esigenze di una vera organizzazione umanitaria. The HALO Trust necessita di veicoli sicuri, affidabili e capaci e può svolgere la sua missione solo con il supporto di 4X4 robusti e funzionali. Esattamente ciò per cui è stato progettato il Grenadier. Giorno dopo giorno.

Il collaudo iniziale del veicolo è stato completato. Ora inizia la fase successiva di sviluppo del prototipo.

  • Prove sul campo: Collaudare le capacità del Grenadier in una missione attiva di HALO
  • Terreno: 200 km di fuoristrada composto da rocce, fango, solchi e sassi smossi
  • Altitudine: Fino a 1.400 m, dislivello totale di 4.500 m
  • Clima: Tutte le stagioni in un solo giorno

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Morocco Testing
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GRENADIER VS. IL DESERTO

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Sahara Desert, Morocco

ALLA CONQUISTA DEL SAHARA

Il deserto del Sahara in Marocco. Ambientazione del quarto episodio della nostra serie “Grenadier VS”. Caldo torrido, rocce, polvere e sabbia: l’ambiente perfetto per continuare a mettere a dura prova il nostro robusto 4X4. Questa volta volevamo scoprire come le sospensioni e il gruppo motopropulsore del Grenadier avrebbero gestito una situazione così estrema.

TRAZIONE

Il controllo elettronico della stabilità (ESC) rileva lo slittamento delle ruote. Bilancia potenza e coppia. E gestisce selettivamente freni e regimi del motore onde garantire una trazione ottimale. Ma di solito l’ESC non ama la sabbia. Tende infatti a compensare e ridurre eccessivamente la potenza alle ruote che a suo giudizio stanno slittando. La strategia che abbiamo adottato è la stessa di sempre: guidare, regolare, ripetere. Finché l’ESC del Grenadier non ha imparato la natura mutevole delle dune, con o senza bloccaggi del differenziale inseriti. E finché non ha permesso uno slittamento controllato delle ruote per trasmettere la potenza e mantenere lo slancio necessario per non far sprofondare il Grenadier nella sabbia.

ADERENZA

Abbiamo collaudato due diversi pneumatici. I nostri Bridgestone All-Terrain standard. E i più aggressivi BFGoodrich All-Terrain T/A KO2. Testarli entrambi ci ha permesso di comprendere meglio tutti i sistemi che formano il gruppo motopropulsore e il comportamento di diversi battistrada sulle dune di sabbia. I BFGoodrich All-Terrain T/A KO2 hanno dimostrato la loro validità in fuoristrada. E gli pneumatici Bridgestone su misura hanno ottenuto risultati altrettanto impressionati in condizioni miste.

TERRENO DI PROVA

Affrontare allo stesso tempo le dune di sabbia cedevole e la dura roccia ha messo alla prova i due estremi delle sospensioni. Il veicolo ha dimostrato di sapersi adattare senza sforzo. Più morbido sui terreni rocciosi e progressivamente più rigido sulla sabbia profonda, in modo da ridurre rollio e trasferimenti delle masse. Il risultato? Una guida confortevole su di un mezzo che non sprofonda nella sabbia. E una manovrabilità molto più sicura.

SALITE

Scalare le dune richiede impegno, velocità e un adeguato angolo di attacco. Non c’è spazio per l’esitazione. Man mano che il veicolo si avvicina al pendio le sospensioni anteriori si comprimono e la sabbia riduce l’aderenza. Ed è qui che intervengono l’angolo di attacco di 35,5°, le molle progressive appositamente messe a punto e il sistema Uphill Assist integrato del Grenadier. Insieme consentono a ogni guidatore di affrontare le dune più ripide con la massima tranquillità. Nel Grenadier design e ingegneria operano in sinergia per offrire grandi risultati.

DISCESE

Con il sistema Downhill Assist inserito il Grenadier non ha ostacoli. Mantiene infatti le marce più basse per controllare la velocità con il freno motore in combinazione con il controllo elettronico della stabilità e la trasmissione automatica ZF a otto rapporti. Sceglie rapidamente la marcia giusta, evita lo slittamento delle ruote e assicura la combinazione perfetta di potenza e aderenza. Così il guidatore non dovrà agire sul pedale del freno e potrà concentrarsi unicamente sulla discesa da affrontare.

Sabbia, sabbia

e ancora sabbia

800 m

DI ALTITUDINE

2.700 km

in fuoristrada

9

giorni
GRENADIER VS. IL DESERTO

CONDIZIONI DEL TEST

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Regolare gruppo motopropulsore e sospensioni
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GRENADIER VS. IL CALDO ESTREMO

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Granada, Spain | July 19, 2021

UN’ESPERIENZA TUTT’ALTRO CHE ORDINARIA

Tre settimane ad alta quota tra caldo torrido e polvere sulle montagne della Sierra Nevada. Tre veicoli di prova che hanno percorso un totale di 11.300 km su strada e in fuoristrada. Temperature fino a 41°C e altitudini di 2.500 m sul livello del mare. Queste sono le sfide a cui abbiamo sottoposto i nostri prototipi del Grenadier per continuare a testarne qualsiasi aspetto in ogni condizione.

VS. L’altitudine

La mancanza di ossigeno porta i motori aspirati a perdere solitamente l’1% di potenza per 100 m di altitudine. Per mettere alla prova la capacità dei nostri propulsori BMW di mantenere inalterata la potenza, abbiamo affrontato l’aria rarefatta a una quota di 2.500 m. I turbocompressori contribuiscono a ridurre la perdita di potenza fornendo aria compressa alla camera di combustione. Abbiamo monitorato costantemente il rapporto aria-carburante per assicurarci che l’erogazione fosse stabile. A queste altitudini i motori tendono inoltre a girare a un regime più alto per mantenere la potenza. Il che può portare la trasmissione a cambiare più rapidamente. Questo non è proprio il massimo se si guida in montagna! Abbiamo calibrato il propulsore svolgendo numerosi test al fine di assicurarci che il cambio automatico a 8 rapporti sviluppato dagli esperti di ZF selezionasse sempre il rapporto corretto. Così il motore gira al regime ideale per erogare la quantità ottimale di coppia e potenza al momento giusto, qualunque cosa accada.

VS. Il caldo estremo

Le temperature fino a 41°C ci hanno permesso di testare l’intero gruppo propulsore, dal sistema di alimentazione del carburante alla resistenza della trasmissione sottoposta a un caldo estremo. La combinazione di temperature elevate e bassa pressione può trasformare la benzina in vapore, interrompendo l’alimentazione di carburante. I nostri test hanno dimostrato che il Grenadier non ha avuto alcun problema di pressione del carburante e non si è mai fermato. Con il team abbiamo monitorato attentamente anche la temperatura della trasmissione e la qualità delle cambiate per verificare gli impianti di raffreddamento. Grazie all’installazione di una protezione termica aggiuntiva le prestazioni del Grenadier sono rimaste inalterate malgrado le condizioni estreme.

VS. La polvere

La polvere può causare problemi importanti alle prestazioni se penetra nelle prese d’aria o intasa i filtri. La presa d’aria del Grenadier è posizionata in modo da ovviare a questo inconveniente. Si riduce così la polvere risucchiata nel filtro, per preservare un flusso d’aria ottimale e, di conseguenza, una potenza ottimale. A nessuno piace un abitacolo pieno di polvere. Mantenere una pressione interna positiva contribuisce a ridurne l’ingresso all’interno del veicolo, ma le portiere o il portellone a tutta larghezza rappresentano spesso un punto debole. Il design dei portelloni posteriori frazionati 30/70 del Grenadier si è dimostrato efficace nel ridurre i movimenti laterali eccessivi. Il risultato? Un’eccellente superficie di tenuta e una penetrazione minima di polvere.

VS. La scomodità

Queste condizioni estreme possono essere estenuanti anche per i passeggeri. Durante il collaudo i nostri sedili Recaro hanno dimostrato la loro validità, offrendo un supporto e un comfort eccellenti, mentre l’intuitivo ed essenziale sistema di controllo centrale e il pannello di controllo nel padiglione contribuiscono a creare un ambiente piacevole all’interno del nostro abitacolo luminoso e spazioso.

41℃

Oltre 11.000 km

2.500 m

di altitudine
GRENADIER VS. IL CALDO ESTREMO

CONDIZIONI DEL TEST

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PROGETTAZIONE E PRESTAZIONI
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Calibrazione del propulsore
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GRENADIER VS. LE MONTAGNE

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Monte Schöckl, Austria | April 06, 2021

DURA ROCCIA E RIPIDE SALITE.

Il Monte Schöckl in Austria è uno dei terreni di prova più duri al mondo per i 4X4 e per testare la robustezza dei veicoli. Quale luogo migliore per proseguire il nostro programma di collaudo della carrozzeria, del telaio e della resistenza del Grenadier?

TELAIO E CARROZZERIA

Per mettere alla prova la durata e la robustezza del Grenadier lo abbiamo guidato su e giù per la montagna alla massima velocità consentita dai suoi sentieri impervi, nelle condizioni più disparate e percorrendo quasi 10.000 km. Il telaio e carrozzeria, il punto focale del nostro test, sono rimasti perfettamente integri. E il merito va al design del telaio a longheroni del Grenadier. Più rigido e robusto di un telaio a sezione scatolata parziale che tende a piegarsi o deformarsi, sopporta livelli molto più elevati di sollecitazioni. La verniciatura per cataforesi e il successivo trattamento a polvere proteggono il telaio da pietrisco e corrosione. La carrozzeria in acciaio zincato assicura un’eccellente integrità strutturale.

ASSALI E SOSPENSIONI

Gli assali rigidi sviluppati in collaborazione con Carraro, azienda con 50 anni di esperienza nella produzione di assali robusti per marchi come John Deere e Claas, sono basilari per garantire le capacità straordinarie del Grenadier. Solidi, robusti e intuitivi: quando un lato dell’assale si solleva, il lato opposto spinge sul terreno per un’aderenza ottimale. Abbiamo collaudato assali e sospensioni in condizioni estreme su migliaia di chilometri di formazioni rocciose accidentate sul Monte Schöckl e siamo rimasti più che soddisfatti della loro solidità. Hanno resistito alle sollecitazioni sempre diverse del terreno con un Grenadier a pieno carico per un totale di 3,5 tonnellate.

CAPACITÀ

Oltre alla resistenza abbiamo testato anche la capacità fuoristrada del veicolo. Motore, trasmissione, trazione integrale permanente e altezza da terra si sono rivelati perfetti per affrontare le salite e le discese dei sentieri di montagna. L’angolo di attacco di 35,5° e l’altezza da terra di 264 mm del Grenadier sono stati l’arma vincente per far fronte a pendenze fino a 31°. La spinta poderosa per scalare la montagna è merito dei motori BMW diesel e benzina da 3 litri, capaci di generare rispettivamente 245 e 281 CV di potenza e 550 e 450 Nm di coppia. La trasmissione automatica ZF a 8 rapporti con selettore manuale ci ha permesso di concentrarci esclusivamente sulla guida e sulla tenuta del veicolo sui sentieri più impervi, senza preoccuparci del cambio.

31°

PENDENZA MASSIMA

GRENADIER VS. LE MONTAGNE

FOCUS DEL TEST

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2B Arjeplog Winter Test Sweden 2021
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Grenadier vs. il Polo Nord

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Arjeplog, Svezia | February 22, 2021

Alla conquista dell’Artide.

Situata nella provincia più settentrionale della Svezia, Arjeplog è celebre per il suo clima subartico con minime record di -44℃. Una cittadina sperduta con più laghi e renne che persone è un eccellente terreno di prova per testare le capacità fuoristrada su ghiaccio e neve. I nostri ingegneri hanno trascorso tre settimane ad Arjeplog per collaudare e perfezionare propulsore, trasmissione e controllo elettronico della stabilità (ESC). E altre funzioni del veicolo che saranno usate ogni giorno.

CLIMA POLARE

Con temperature in picchiata fino a -22℃ abbiamo dovuto calibrare e mettere a punto il propulsore del Grenadier affinché si avviasse con carburante e olio freddi e funzionasse esattamente come da progetto malgrado le condizioni. Abbiamo testato anche l’impianto elettrico: schermi digitali, finestrini elettrici, tergicristalli e sbrinatori. Per non parlare delle portiere e delle guarnizioni in gomma, che tendono a congelarsi a temperature così basse. Nel complesso il Grenadier si è comportato come previsto, a partire dall’avviamento a temperature polari.

CONTROLLO DELLA STABILITÀ

Abbiamo collaudato il Grenadier su fondi ghiacciati e innevati e abbiamo calibrato l’ESC in base ai risultati dei test: quando riscontra una perdita di trazione reagisce all’istante, impedendo lo slittamento delle ruote. D’inverno un ESC intelligente e ben calibrato può fare la differenza tra superare una curva e finire in un cumulo di neve.

PNEUMATICI E TRAZIONE

Durante la stagione fredda occorre più motricità rispetto agli altri mesi dell’anno. Perciò abbiamo sviluppato, collaudato e perfezionato gli pneumatici Bridgestone All-Terrain prodotti su misura per il Grenadier. Il marchio “Three-Peak Mountain Snowflake” indica infatti che gli pneumatici si sono dimostrati all’altezza nelle condizioni più estreme su fondi innevati.

SALITE E DISCESE

Salire e scendere da colline e promontori innevati è una vera sfida. Abbiamo testato e perfezionato i sistemi di assistenza in salita e in discesa proprio per darti una mano in queste situazioni difficili. Con neve, nevischio o fanghiglia questi sistemi ti daranno sempre tranquillità e controllo.

-22℃

4.000 km

percorsi

20

giorni
Grenadier vs. il Polo Nord

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Motore e Trasmissione
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